Casa dello studente di Ratisbona

Dati del progetto

Attraverso un’apertura nella parete esterna l’aria nuova viene convogliata dall’esterno verso l’interno, mentre l’aria viziata viene evacuata. Le griglie di ventilazione esterne sono laccate nel colore della facciata in modo da essere quasi impercettibili alla vista.

Anche le finestre moderne, in particolare le finestre fonoisolanti, come in questa casa dello studente, quando sono chiuse sono completamente a tenuta d’aria. Non c’è quindi nessun ricambio d'aria naturale; l’aria viziata e umida deve comunque essere fatta uscire per evitare che si formi della muffa.

L’impianto di ventilazione di Pluggit, dotato di un silenziatore, rende superfluo aprire le finestre e, attraverso un'apertura nella parete esterna e dei condotti fonoassorbenti, fa entrare costantemente aria nuova e pulita negli appartamenti degli studenti.

Per questioni di spazio non è stato montato, come di consueto negli edifici nuovi, il sistema “befresh” di Pluggit, bensì la soluzione compatta per gli edifici già esistenti “refresh”; è stata montata sopra la cucina componibile ed è stata dotata di un’apertura d’ispezione.

All’interno della casa dello studente i condotti dell’aria di mandata e dell’aria viziata estratta nonché il componente principale, ovvero l’apparecchio di ventilazione Avent, sono stati abilmente nascosti: una finta trave in cartongesso con apertura di ispezione sviluppata appositamente per questo progetto e posta direttamente sopra la cucina componibile nasconde l’apparecchio di ventilazione e i condotti.

Attraverso i “diffusori iQoanda” l’aria nuova viene distribuita nelle singole stanze. I diffusori sono concepiti in modo che l’aria di mandata passi direttamente in alto vicino al soffitto e si distribuisca lentamente e senza correnti d'aria all’interno della stanza.