Quali condotti dell’aria devono essere isolati? In che modo?

Per quanto riguarda l’isolamento dei condotti bisogna distinguere tre casi diversi:

1. Trasporto di aria fredda (condotto per l’aria esterna e per l’aria di smaltimento).

Per evitare la condensa sul lato esterno dei condotti è necessario un isolamento a tenuta di vapore (per es. Armaflex, eventualmente anche materiale aperto alla diffusione del vapore con rivestimento antistrappo e a tenuta di vapore perfettamente incollato). Come protezione dalla condensa è di solito sufficiente uno spessore di circa 15 mm.

2. Trasporto di aria calda attraverso stanze fredde (condotto dell’aria di mandata e condotto dell’aria viziata estratta).

In questo caso è necessario una protezione per evitare la dispersione di calore. Al contempo l’isolamento deve impedire la formazione di condensa nella parte interna del condotto dell’aria viziata. Siccome l’ambiente circostante è più freddo del condotto non c’è il rischio che l’isolamento si inumidisca. Non è quindi indispensabile utilizzare materiali a tenuta di vapore. Lo spessore dell’isolamento dipende dalla temperatura ambiente. Se la temperatura ambiente corrisponde a quella esterna (sottotetto non isolato, ecc.) si consiglia un isolamento di 50 mm. Negli scantinati non riscaldati invece, lo spessore dell’isolamento può essere notevolmente inferiore.

3. Trasporto di aria calda in ambiente caldo.

In questo caso l’isolamento non è necessario. Se un condotto viene per esempio fatto passare sotto l’intonaco, consigliamo di prevedere un sottile rivestimento che funga da isolamento acustico e che protegga il condotto da eventuali sostanze chimiche dell’intonaco. Il materiale scelto deve fungere da separazione duratura fra condotto e intonaco (l’intonaco non deve penetrare molto nel materiale).

Fare particolare attenzione soprattutto ai punti di raccordo. In presenza di passanti a muro non isolati sulla parete esterna, è necessario prevedere un isolamento come descritto al punto 1 fino alla zona fredda della parete esterna.

È necessario rispettare anche le disposizioni del Regolamento tedesco sul risparmio energetico.

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